DIOCESI DI IMOLA
GRUPPO DI RICERCA E INFORMAZIONE SOCIO RELIGIOSA

 
 

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 Le "sette", i "guru" e i "maghi" ogni giorno mietono molte VITTIME. Ogni anno sono MILIONI solo in ITALIA; con la TECNICA vogliono conquistare la scorciatoia per l' ESTASI!!!  Il pericolo è "impantanarsi" con persone che millantano "fluidi", "fumose energie", "poteri paranormali" o "divinatori" rimanendone succubi, "lupi rapaci [vestiti da agnello] che non risparmiano il gregge" affidato alla "cura dei Vescovi" che devono "pascerlo per conto di Cristo" (At.20.29).

Gesù ci insegna, poiché solo Lui è la "Verità che ci fa liberi"(Gv.8,32), sì di "esaminare ogni cosa", ma "di tenere solo ciò che è buono" (1Ts. 5,21) solo ciò che non contraddice il Deposito della Fede affidato alla Sua Santa Chiesa e la "vera" scienza.

"Le cose spirituali non possono essere pagate, e la vera esperienza spirituale, che è quella che Cristo mi regala, la posso ottenere solo con la mia conversione, il mio "esodo" spirituale" (Papa Benedetto XVI).

"L'aver smesso di credere a Cristo non ha portato a credere a nulla, ma, viceversa, a credere a tutto" (Card. Giacomo Biffi); per "evidente eterogenesi dei fini l' ateismo si è ribaltato in creduloneria".

Ha scritto S. Ambrogio: "guardate quanti padroni hanno quelli che non vogliono avere l'unico Signore".

Fondamentale è anche capire che "ciò che non fa bene non è detto che non faccia male" pertanto è decisivo informarsi prima di "impantanarsi"! Infatti mentre il "Bene" non  incatena anzi libera e permette anche di operare il male, il "Male" non  permette di andare al bene e  incatena, destrutturando e disintegrando la persona.

"Vigiliamo poiché il nostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare" (1Pt.5,8).

... nella nostra società edonista e deicida mediante la "dittatura del relativismo" o "dittatura del desiderio", è vero solo quello che scelgo come "vero" e che mi sballa emozionalmente. Così si annulla Dio-Trinità rivelatosi in Gesù con l'istituzione della Sua Chiesa, e si esalta il "potere", la sola pseudorisorsa lasciata all'uomo senza Dio, che coinciderebbe con il Sè da autosviluppare e illuminare le cui chiavi esoteriche sarebbero in mano al guru o master o medium o capo sètta. Un "potere" virtuale costruito sulla manipolazione.  Il malessere psicofsico viene letto dal guru come "purificazione". L'interrompere i legami famigliari viene letto dal guru come passare dalle tenebre dell'oppressione famigliare alla luce della conoscenza esoterica e della libertà senza limiti. L'occultismo viene minimizzato dal guru nelle sue devastanti conseguenze e presentato come un "gioco di ruolo". La vita dell'adepto è per il guru un'ammasso di creta informe da modellare con le "tecniche" magiche per espanderne il "potenziale umano" illimitatamente" favorendo lo sviluppo di un individualismo e una indifferenza feroce (egolatria, solipsismo) motivo della crisi economica e antropologica odierna.

              

Il guru spesso sprovveduto di abilitazione all'esercizio della medicina e della psicoterapia, adotta pratiche fisiologiche, che andrebbero esercitate da un medico, e di riforma del pensiero, che andrebbero gestite da uno psicoterapeuta per il bene del paziente non del lucro del guru o del suo "gruppo". Vari siti di occultismo (satanismo, stregoneria, spiritismo, tecniche olistiche, ecc) nascondono, dietro l'apparente banalità con la tendenza a sminuire e a realtivizzare, tappe di iniziazione che portano nelle grinfie anche di culti distruttivi. Infatti la nostra Società respingendo Dio-Trinità nelle sacrestie ha creato un isolamento e malessere sociale senza precedenti. Poi, attraverso i mass-media, ha reso essoterico (per tutti) l'esoterismo (conoscenze di "potenza" per pochi) e il macabro, ponendo così le premesse all'accoglienza dei guru, master, maghi, medium e capo setta.

 

Uscire da una "setta", da una "mentalità gnostica" o dagli artigli di un "guru" è un miracolo di Gesù Cristo da chiedere con insistenza nella PREGHIERA, nella S. MESSA, in un CAMMINO di CONVERSIONE, di recupero della fiducia in Dio, che deve coinvolgere tutta la famiglia, avvalendosi anche di un sostegno umano nel gestire le ripercussioni affettive, spirituali e legali determinate dal famigliare divenuto ADEPTO.

 

 

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